30 lug 2008

RACCONTI PSICO-ZEN

zen6
Un monaco era molestato da un enorme ragno ogni volta che cercava di meditare.
Chiese consiglio al suo Maestro:
"Ogni volta che medito mi appare questo grosso ragno e qualsiasi cosa faccia non riesco a liberarmene!"
"La prossima volta che vai a meditare, afferra un pennello e, se questo ragno compare, disegnagli un cerchio proprio sull'addome; allora vedrai di che genere di mostro si tratta!"
"Bene"
Il monaco seguì il consiglio del Maestro, e appena ebbe disegnato il cerchio sull’addome del ragno, questo scomparve, e il monaco potè continuare a meditare in pace.
Quando uscì dalla concentrazione, la prima cosa che vide fu un grande cerchio nero sul proprio ventre.

Tutti sperimentiamo guai e preoccupazioni, ma accade spesso che i peggiori guai provengano da noi stessi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il racconto del ragno che infastidisce il monaco mentre cerca di meditare ed il cerchio che compare sul suo addome dopo aver seguito il consiglio del suo maestro zen, mi sembra uno dei meglio riusciti, secondo me, per spiegare con una metafora "molto diretta", in che modo cio' che vediamo all'esterno come un grande problema che ci affligge, possa essere affrontato una volta che riusciamo a guardare in che modo rivolgiamo lo "sguardo e l'attenzione" verso il mondo esterno come fonte esclusiva dei nostri problemi, piuttosto che al nostro interno, al nostro modo di pensare rispetto ad esso e quindi, di poterci sentire "impossibilitati" a fare qualcosa che vorremmo.
Secondo me, potrebbe essere un racconto utile anche per spiegare una serie di sintomi, tipo quelli fobici ed ossessivi, forse, se ben utilizzato, ancje con dei pazienti.