8 apr 2009

L'AQUILA

Aggiornamento
Purtroppo continua il tragico aggiornamento delle vittime della sciagura che ha colpito la città de L’Aquila. Fino ad ora, e speriamo in maniera definitiva, sono stati trovati 272 corpi senza vita, vi sono 28000 sfollati…Non ci sono parole per questa tragedia…
Purtroppo, oggi alle 19.58 un’altra scossa ha colpito i martoriati paesi continuando a scatenare panico e mettendo alla prova, per l’ennesima volta, i nervi di tutti. Dall’inizio della catastrofe i sismografi hanno registrato la bellezza di 354 scosse, di cui 182 nella giornata di ieri, una sessantina hanno fatto registrare un magnitudo superiore a 3.0.
Nell’infinita tristezza di quanto è accaduto fino ad oggi, si è avuta notizia del continuo imperversare di sciacalli che annunciano prossime devastanti scosse.
Come ciliegina sulla torta si è saputo che un giornalista si è fatto passare per sacerdote al fine di accedere all’autorimessa della scuola ispettori della Guardia di Finanza de L’Aquila che attualmente è adibita ad obitorio, probabilmente per fare qualche scatto alle vittime.
Le conseguenze del terremoto purtroppo non hanno confini, si è avuta notizia che a Chieti sono state evacuate 37 famiglie residenti in un condominio in Via Cesare De Laurentiis. Lo sgombero è avvenuto dopo che gli accertamenti dei vigili del fuoco hanno rilevato che le strutture non superavano le prove di staticità.
Oggi si sono svolti i primi funerali delle vittime, le famiglie hanno scelto celebrazioni private, senza clamore. Entrambe le persone erano due giovani di 24 anni: in particolare una ragazza di Bisenti e un ragazzo di Loreto Aprutino.
Dopo tante tristi notizie penso sia proprio il caso di dare qualche notizia positiva: dopo circa 42 ora dalla tragica ora è stata tratta in salvo una ragazza di 21 anni. È stato un vigile della compagnia di Venezia a salvare la giovane, l’entusiasmo per il lieto evento si è manifestato con una esplosione di applausi…La ragazza era cosciente, anche se in stato confusionale. Ecco il video


Gli psicologi intervenuti sul posto continuano a lavorare a tambur battente e molti professionisti si stanno muovendo per dare sostegno a quelle famiglie che sono ospitate nelle zone di Pescara e Chieti.

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