7 dic 2012

FACEBOOK

Volevo rendervi partecipi di una mia nuova pagina...da qualche giorno ho attivato una pagina Facebook dove mi potrete seguire. Il mio obiettivo è postarvi informazioni interessanti e spunti di riflessione.
Spero che vi piaccia e clicchiate su "mi piace"

DottAngeloCollevecchio

6 dic 2012

VOTERO'? ......VOTERO'


Qualche giorno fa (il 5 dicembre) è scaduto il termine ultimo per presentare le candidature per le elezioni per la nomina dei componenti del Consiglio di indirizzo generale e del Consiglio di amministrazione dell’Enpap per il quadriennio 13-17. Le votazioni si svolgeranno tra il 26 gennaio e il 1° febbraio.
Quando si parla di votazioni per enti PSY devo ammettere che mi astengo volontariamente dal partecipare. Anche nelle scorse votazioni per l’elezione dei membri del Consiglio dell’Ordine, non mi sono riconosciuto in nessuna lista in particolare e ho preferito astenermi.
In questi giorni ho riflettuto molto su questo mio stato d’animo e sulla mia tendenza a delegare la responsabilità delle scelte agli altri. E ho riflettuto molto anche sull'articolo sullaresponsabilità che ho scritto. Cercando di analizzare le motivazioni che mi spingono a non votare sono arrivato alla conclusione che probabilmente è un atteggiamento di rifiuto rispetto a tutta la politica PSY che mi circonda. Gli Ordini degli Psicologi si comportano in maniera molto discutibile, l’Enpap…no comment (basta pensare allo scandalo dell’immobile in Via della Stamperia). I continui scandali targati PSY mi hanno fatto pensare spesso che le cose non possano cambiare….e siccome bisogna accettare ciò che non si può cambiare…ho accettato lo stato delle cose con rassegnazione.


In questi giorni mi sono anche chiesto quali sono le mie responsabilità rispetto a questo stato… La prima risposta che mi sono dato è: nessuna responsabilità. Successivamente, mi sono reso conto che le mie responsabilità sono rintracciabili proprio nel mio comportamento di non assumermi la responsabilità delle votazioni.
Quindi ho deciso di cominciare a cambiare il mio atteggiamento…ho deciso di riassumermi la responsabilità del voto e ho fatto richiesta dei documenti per il voto per corrispondenza… ho fatto la richiesta di voto tramite questo FORM. Invito tutti i colleghi a fare lo stesso…

Cominciamo a riassumerci la responsabilità delle nostre scelte, della nostra professione….





https://www.facebook.com/DottAngeloCollevecchio

28 nov 2012

LA DONNA IN LACRIME


C’era una volta una vecchietta nota come la “donna in lacrime” perché piangeva sempre. Piangeva nelle giornate di pioggia e piangeva nelle giornate serene.
Un giorno le si avvicinò un viandante che conosceva la vecchietta per la sua fama di donna sempre triste:
- Vecchia, perché piangi sempre?
- Perché ho due figlie…una ha sposato un venditore di scarpe e una un venditore di ombrelli. Nei giorni di bel tempo penso che gli ombrelli di mia figlia non si vendono, e in quelli di pioggia penso che nessuno uscirà a comprare scarpe dall'altra mia figlia!
- Ma nelle giornate serene dovresti pensare che le scarpe di tua figlia si vendono bene, e in quelle di pioggia che vanno bene gli affari della figlia che vende ombrelli!
- Hey! Hai ragione!
Da quel giorno la donna in lacrime non pianse più. Invece ridacchiava fra sé ogni giorno, indipendentemente dal tempo.

Se si vuol vivere felici, bisogna imparare che se una situazione sia buona o cattiva dipende solo da come la si considera!


27 nov 2012

È TEMPO DI UN’ALTRA PSICOLOGIA?


Eccomi, sono appena tornato da una riunione con alcuni colleghi e mi sento tutto elettrizzato…perché? Come sapranno tutte le persone che sono in contatto con il mondo PSY, la nostra professione non se la sta cavando molto bene: ordini che esistono solo per chiedere la quota annuale, enti previdenziali che attuano investimenti alquanto discutibili, altre figure professionali che vogliono invadere ambiti di nostra competenza. Il presente non è roseo per gli psicologi….meglio non immaginare il futuro. Fortunatamente tra i colleghi giovani sta nascendo una nuova consapevolezza e un nuovo interessamento alla professione. Probabilmente anni di esasperazione hanno cominciato a far muovere le acque.
Molti si sono accorti che lavorare come psicologo non è una missione o un hobby, ma una professione rispettabile e del quale si vuole vivere. Probabilmente ai professionisti più maturi non interessa cambiare lo stato delle cose perché ormai hanno trovato una loro collocazione nel mondo del lavoro. Sistemazione che hanno ottenuto grazie al numero esiguo di psicologi che erano presenti sul mercato negli anni addietro. Oggigiorno il numero degli psicologi è ai limiti dell’inverosimile e si sta vivendo una guerra tra poveri.
Come dicevo prima, una nuova consapevolezza si sta affacciando tra di noi, la coscienza che se si lavora bene e si sfruttano gli ambiti dove noi possiamo applicare le nostre competenze tutti possiamo lavorare e vivere del nostro lavoro.
Ho scoperto che “la nuova consapevolezza” si è già organizzata in associazione: ALTRAPSICOLOGIA.
Io sono molto restio ai facili entusiasmi, in particolar modo se vi sono associazioni o strutture simili, in quanto ho vissuto abbastanza esperienze negative da farmi essere molto sospettoso…
Ma devo ammettere che dall'incontro di questa sera, sono uscito carico di entusiasmo e di speranze…..forse le cose si possono cambiare…basta volerlo….


1 nov 2012

SEMINARIO: riflessioni

Come alcuni di voi sapranno il 24 ottobre ho tenuto un seminario, presso LaFeltrinelli di Pescara, dal titolo "7 linee-guida per vivere serenamente il rapporto di coppia". All'incontro sono intervenute una quarantina di persone ed è stato veramente  entusiasmante. Durante il seminario ho spiegato le varie problematicità che portano un individuo ed una coppia ad andare in crisi. Tutte le persone che sono intervenute hanno mostrato molto interesse, e sono stato molto felice quando ci sono stati alcuni interventi e domande.
Mi è capitato diverse volte di parlare davanti ad un pubblico e devo ammettere che è sempre una bella esperienza, molto arricchente. Tenere seminari divulgativi è importantissimo per far conoscere alle persone la grande plasticità della psicologia. Molti pensano che lo psicologo si occupi solo di patologie e malessere, invece può essere un professionista molto utile per aiutare gli individui, le coppie, le famiglie a prevenire il disagio.

Mi farebbe molto piacere avere anche qui un feedback dalle persone che sono intervenute....

Vi voglio avvisare che probabilmente ci saranno due incontri futuri:



  • 23 Gennaio: probabilmente un seminario sull'influenza della famiglia d'origine sull'individuo. L'incontro dovrebbe essere tenuto da me e da terapeuti di altri indirizzi.
  • 13 Febbraio: un incontro sulle emozioni, e sull'educazione emotiva.

29 ott 2012

CONGRESSO AIAMC: UNA RICERCA

Come detto nel post precedente durante il congresso vi sono stati Simposi veramente interessanti, con relatori altrettanto stimolanti.
Nel Simposio 40 si discuteva di "Mindfulness Based Cognitive Therapy" e ogni relatore a dato il proprio contributo con alcune ricerche. La ricerca che mi è sembrata molto interessante ha trattato le conseguenze della pratica della mindfulness sulla plasticità neuronale e sull'attività cerebrale a riposo. Purtroppo non ho preso gli appunti a causa della complessità delle slides, ma il relatore ha mostrato come il training MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) abbia delle conseguenze su alcuni nuclei cerebrali in grado di inibire la sensazione del dolore....
Veramente affascinante..
Per leggere l'abstract della ricerca  (tratto dagli atti del Convegno) potete cliccare qui.

CONGRESSO AIAMC 2012


Carissimi,
dal 25 al 28 ottobre scorso si è tenuto il XVI Congresso dell’AIAMC (Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e terapia comportamentale e cognitiva).
Il titolo del Congresso era "Benessere e consapevolezza in psicoterapia" e ha avuto come scopo quello di confrontarsi sulle ultime tecniche psicoterapeutiche in ambito cognitivo-comportamentale. Molti simposi sono stati dedicati alla mindfulness e alle sue applicazioni in ambito clinico e psicopatologico. Tra le terapie mindfulness-based discusse nel congresso alcuni simposi sono stati dedicati all'ACT (Acceptance and Commintment Therapy).
Il 25 ci sono stati dei workshop precongressuali ai quali non ho partecipato.
Il Congresso è stato molto interessante e, essendo nazionale, ha visto la partecipazione di terapeuti provenienti da tutta Italia. È stato stimolante comprendere il punto di vista di terapeuti provenienti da altre regioni e con un altro modo di lavorare. Molti simposi hanno riportato all'attenzione ricerche compiute su alcune applicazioni della TCC. Nonostante sicuramente fossero interessanti, devo ammettere che, se in un Simposio, 4 relatori su 4 descrivono una loro ricerca la situazione si fa pesante.
Nella prima mattinata vi sono state delle letture magistrali tenute da alcuni terapeuti di fama internazionale (Baer, Ball, Arntz). I loro interventi sono stati moto interessanti e sicuramente mi hanno dato dei suggerimenti da poter applicare nella prassi clinica.
Infatti, ho notato che pochi relatori hanno dato un contributo spendibile nella pratica….sicuramente le ricerche sono molto importanti e ci aiutano a comprendere il funzionamento delle tecniche e della loro applicabilità…ma è anche importante confrontarsi sulla clinica in senso stretto.
Durante il Congresso ho notato come sia diverso l’atteggiamento dei relatori italiani rispetto a quelli stranieri. Ho osservato che i relatori stranieri erano molto più disposti a mettersi in discussione, posti di fronte a domande “banali” o particolari (in un intervento un partecipante ha fatto una domanda su aspetto economico) non si sono tirati indietro ma hanno risposto con la serenità di chi è sicuro del proprio sapere e desidera condividerlo con altri anche a costo di essere messi in discussione. Alcuni relatori italiani posti di fronte a domande simili si sono subito trincerati dietro un atteggiamento di superiorità. Non capisco il perché? Se l’incontro tra professionisti dovrebbe essere un momento di crescita reciproco, perché bloccare la comunicazione?
I relatori stranieri avevano anche una maggiore schiettezza intellettuale spiegando i propri limiti e i limiti delle proprie tecniche.

Molti simposi erano interessanti, ma quello che mi ha quasi colto di sorpresa è stato quello su “Psicoterapia tra scienza e creatività”. Durante il simposio oltre ad alcune riflessioni sull'aspetto scientifico della psicoterapia si è discusso su come esprimere la propria creatività all'interno di un percorso strutturato come quello cognitivo-comportamentale. Il dibattito ha coinvolto anche alcuni uditori che come me vogliono migliorare la loro pratica clinica.