Eccomi, sono appena tornato da
una riunione con alcuni colleghi e mi sento tutto elettrizzato…perché? Come sapranno
tutte le persone che sono in contatto con il mondo PSY, la nostra professione
non se la sta cavando molto bene: ordini che esistono solo per chiedere la quota
annuale, enti previdenziali che attuano investimenti alquanto discutibili,
altre figure professionali che vogliono invadere ambiti di nostra competenza. Il
presente non è roseo per gli psicologi….meglio non immaginare il futuro. Fortunatamente
tra i colleghi giovani sta nascendo una nuova consapevolezza e un nuovo
interessamento alla professione. Probabilmente anni di esasperazione hanno
cominciato a far muovere le acque.
Molti si sono accorti che
lavorare come psicologo non è una missione o un hobby, ma una professione
rispettabile e del quale si vuole vivere. Probabilmente ai professionisti più
maturi non interessa cambiare lo stato delle cose perché ormai hanno trovato
una loro collocazione nel mondo del lavoro. Sistemazione che hanno ottenuto
grazie al numero esiguo di psicologi che erano presenti sul mercato negli anni
addietro. Oggigiorno il numero degli psicologi è ai limiti dell’inverosimile e
si sta vivendo una guerra tra poveri.
Come dicevo prima, una nuova
consapevolezza si sta affacciando tra di noi, la coscienza che se si lavora
bene e si sfruttano gli ambiti dove noi possiamo applicare le nostre competenze
tutti possiamo lavorare e vivere del nostro lavoro.
Ho scoperto che “la nuova
consapevolezza” si è già organizzata in associazione: ALTRAPSICOLOGIA.
Io sono molto restio ai facili
entusiasmi, in particolar modo se vi sono associazioni o strutture simili, in
quanto ho vissuto abbastanza esperienze negative da farmi essere molto
sospettoso…
Ma devo ammettere che dall'incontro di questa sera, sono uscito carico di entusiasmo e di speranze…..forse le cose
si possono cambiare…basta volerlo….
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