18 apr 2012

RECENSIONE : I LOVE SHOPPING

Chi di voi ha visto ieri sera il film in prima serata su Canale 5?
Hanno trasmesso "I love shopping", il film è tratto dal libro di Sophie Kinsella. Il film sicuramente comico e brioso ad un occhio attento mette in luce un disturbo che sta colpendo numerosissime persone: lo SHOPPING COMPULSIVO. 
I soggetti affetti da questo problema provano piacere nell'acquistare oggetti di vario genere, anche inutili. Passata la fase dell'euforia, l'individuo vive sentimenti di colpa, vergogna e senso di inutilità e depressione. Per fronteggiare tali emozioni si rituffa in altri acquisti.

Questo circolo vizioso è messo in evidenza in un momento del film, nel quale la protagonista è messa alle strette dal proprio ragazzo.

- Luke: beh, almeno non devo preoccuparmi che ti molestino.
- Becky: Luke tu non capisci.
- Lukie: no hai ragione non capisco. Allora fai quello per cui ti ho assunta, Rebecca. Illumina qualcuno che non capisce assolutamente come stanno le cose.
- Becky: io compro.
- Luke: oh e tu menti perché compri? Okay, okay, e perché compri?
- Becky: beh...
- Luke: avanti rispondi.
- Becky: tu non mi stai dando il tempo di rispondere!
- Luke: tempo di fare che? Di inventare una balla? Per una volta nella tua vita dimmi la verità!
- Becky: perché quando compro il mondo diventa migliore, il mondo è migliore... e subito dopo non lo è più e io ho bisogno di rifarlo.
- Luke: e non conta l'onestà? Non conta la credibilità?
- Becky: io volevo dirtelo ma... mi serviva questo posto per entrare da Alet.
- Luke: beh, ti auguro di cuore di riuscirci.
- Becky: luke mi dispiace così tanto.
- Luke: no, no ho capito. È stata tutta una farsa, è perfettamente chiaro adesso.


Attualmente la Sindrome dello shopping compulsivo non è stato ancora riconosciuto ufficialmente dall'American Psychiatric Association (APA), nonostante sia presa seriamente in considerazione e studiata. Si può affermare che il disturbo è un incrocio tra un disturbo ossessivo-compulsivo e una dipendenza. Come si intuisce dalla scena del film, questa patologia oltre ad avere ripercussioni sugli aspetti finanziari, ha conseguenze negative anche sui rapporti interpersonali, in quanto si cerca di nascondere il disturbo e i propri problemi.


Oltre a questi aspetti più "clinici" il film è veramente divertente, brioso e senza la pretesa di essere un capolavoro, un bel modo per passare una serata in tranquillità con il sorriso sulle labbra.



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