14 set 2011

....SIAMO ARRIVATI AL PUNTO FINALE?

Dopo tanto parlare siamo forse arrivati ad un punto finale?
Negli ultimi giorni vi è un rincorrersi continuo di informazioni e novità riguardo la sentenza del Tribunale di Milano, la quale ha finalmente ha forse messo un po' di ordine e chiarezza nella diatriba tra Psicologi e Counselors. Come riportato in post precedenti è in atto un vero e  proprio scontro legale tra l'ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) e un insieme di associazioni che formano operatori in counseling.
L'OPL ha messa in discussione la possibilità che le scuole di formazione in counseling di insegnare a persone non-Psy i metodi, gli strumenti e le competenze proprie della professione lo Psicologo. La battaglia tra gli Psicologi e i counselors ha avuto come suo luogo di scontro il Tribunale di Milano.
In data 2 Agosto, è stata depositata la sentenza dei giudici della 5a Sezione Civile del Tribunale di Milano inerente questo scontro.
La sentenza è un pietra miliare per quanto concerne la tutela della professione dello Psicologo e della salute mentale. In questa sentenza i giudici definiscono a chiare lettere l'impossibilità delle scuole di formazione in counseling di insegnare a persone non-Psy metodi, strumenti caratteristici della professione dello Psicologo. 

A mio avviso due sono i passaggi principali e importanti della sentenza:

"deve convenirsi con la difesa del resistente che l’insegnamento dell’uso degli strumenti a persone estranee equivale in tutto e per tutto a facilitare l’esercizio abusivo della professione, ciò che la legge e il codice deontologico (art. 9) tutelano direttamente prescrivendo comportamenti attivi per impedirlo."

e in un passo successivo: 
"Sarebbe davvero grave se si insegansse ai terzi l'uso degli strumenti conoscitivi, in un ambito professionale come quello riservato allo Psicologo che richiede, se possibile, una sensibilità ancora maggiore, trattandosi della personalità di ciascun individuo e la necessità di un lavoro di ristrutturazione dell'intimo e di riorganizzazione del sistema cognitivo-emotivo."

Spero che la sentenza sia il punto conclusivo di questa discussione, mi auguro, anche, che essa aiuti gli Psicologi a riscoprire la propria dignità e la propria professionalità, smettendola di "scendere a compromessi" per il solo tornaconto economico.


Testo integrale della sentenza

Nessun commento: