4 ago 2009

FINALMENTE CHIAREZZA: counseling

Da qualunque parte si giri su Intener non si legge altro che scuole di counseling di vario genere. L'accesso a tali corsi è aperta a tutti: psicologi, medici, laureati in qualunque facoltà...senza distinzione. Dopo il diploma di tre anni si diventa counselor e si comincia a lavorare. Sicuramente più dello psicologo (un nome così english attira sempre!)! Ma cosa fanno i counselor?! Consulenze a limite della professione psicologia, al punto che qualcuno travalica il confine e si mette a fare psicoterapia...
Finalmente un pò di ordine!
Una sentenza del TRIBUNALE PENALE DI MILANO ha condannato un counselor per abuso della professione dello psicologo e lo psicologo con il quale collaborava.
Consiglio a tutti di leggere la sentenza. Chi di voi ha studiato Psicologia rintraccerà subito nella descrizione dei comportamenti e pensieri del "figlio" un disturbo di personalità che il counselor ha scambiato per creatività e influenza di Harry Potter.
http://www.opl.it/Allegati//OPL%20Informa/motivazione%20da%20allegare.pdf

2 commenti:

Dott. Collevecchio ha detto...

Nel mio "finalmente un pò di chiarezza" lei ravvede la soddisfazione di veder tutelata la propria professione, la soddisfazione di veder tutelata la salute mentale di altre persone che andando da un counselor pensano di andare da uno psicologo un pò english; ravvede la mia soddisfazione nel differenziare una persona che si è formata duramente e con la pratica rispetto ad una persona che un mattino si è svegliata e ha deciso di voler aiutare gli altri, o perchè ha amici che le possono inviare pazienti.
"Si inizia a lavorare subito se si è in grado di comunicare se stessi..." ma anche dopo aver acquisito le conoscenze, le competenze e gli strumenti tecnici opportuni e valutati da altri professionisti.
"Non si lavora MAI solo grazie ad un pezzo di carta"...mi dispiace veramente che lei consideri una laurea di 5 anni, un tirocinio formativo di 1000 ore ed un esame di abilitazione come un "pezzo di carta"; probabilmente ciò rispecchia la sua considerazione dell'università. Se lei considera un pezzo di carta una laurea (con tutti gli annessi e connessi) come considera un corso di 2 anni che non rilascia nessuna qualifica riconosciuta dallo stato?
"Ma ciò che sappiamo comunicare e costruire"...bellissima frase e anche giustissima, se una persona sente di avere dentro di sè questa spinta si può iscrivere benissimo ad un corso di laurea in psicologia o, perchè no, anche accedere a degli ordini ecclesiastici.

Dott. Collevecchio ha detto...

Carissimi lettori, il commento precedente è la mia risposta ad un intervento che, però, la persona che l'ha inviato mi ha chiesto di cancellare. Come potete intuire dalla mia risposta il post era stato scritto da un counselor.