Dopo il post di
ieri, oggi vi presento una lettera che una mia cara e battagliera collega ha scritto al presidente dell'ENPAP....
Invito tutti a condividere la lettera e inviarla alla segreteria del nostro CARISSIMO ente....
Gentile Presidente,io sono, come molti altri, un'iscritta all'Enpap non proprio entusiasta. Vale a dire, la mia iscrizione a questo ente è in essere solo in quanto obbligatoria, perché non approvo affatto il sistema contributivo da voi elaborato, che trovo ingiusto e poco attento alle reali possibilità degli iscritti; io, e penso che come me molti altri, ho un reddito tale che faccio già una enorme fatica a gestire la vita di tutti i giorni con le spese che comporta, ma per pagare a voi i ben oltre 1000 euro che ogni anno mi vengono richiesti ho serissime difficoltà. Altro motivo del mio scarso entusiasmo è che probabilmente una pensione, con questi redditi, non la vedrò mai, e ho la costante sensazione che tutti i soldi che verso siano sprecati( e penso che lei si renda conto che in questo momento storico sprecare soldi non è cosa piacevole), anche perché non so come vengano utilizzati questi soldi.
O almeno, non lo sapevo fino a ieri.
Ieri, come molti altri colleghi, ho letto con crescente indignazione la seguente notizia:L'ENPAP acquista un palazzo a Via della Stamperia a Roma pagandolo esattamente 18 milioni di euro in più del suo valore di mercato.
Penso che possa essere comprensibile che questo scandalo, che per molti è solo uno dei tanti, tocchi noi psicologi molto da vicino. Noi facciamo letteralmente i salti mortali per corrispondervi le cifre (eccessive , a mio modesto parere) che ci vengono richieste puntualmente, mentre voi, il presidente, gli organi statutari e amministrativi, sprecate letteralmente diciotto milioni di euro per acquistare un palazzo che vale evidentemente di meno di ciò che avete pagato.
Non mi interrogo su cosa possa esserci dietro questo acquisto, che per usare un eufemismo, definirei "incauto", perché sicuramente qualcosa c'è dietro, e sicuramente non la saprò mai.
Ma quello che voglio chiedere è che, una volta tanto, voi che occupate posti che in un modo o nell'altro sono di potere, che gestite (in modi che di fatto noi non possiamo controllare) soldi che noi iscritti vi diamo obbligatoriamente e con grande sacrificio, che una volta tanto, dicevo, voi mostriate di avere quella cosa tanto sottovalutata che è il senso della vergogna. Perché non penso possa esserci altro modo di definire questo fatto se non vergognoso appunto.
Presidente, visto che l'ENPAP si può permettere di buttare letteralmente 18 milioni di euro, perché quest'anno non ci evitate il salasso dei mille e più euro che siamo costretti a pagarvi? Prendeteli dalle vostre-evidentemente fin troppo floride-casse, invece di costringere noi iscritti ad una spesa che, per molti, è decisamente fuori portata?
Questa non è una provocazione, anzi è una vera e propria proposta, e se in questo ente ci fosse una qualche volontà di trasparenza forse sarebbe il caso di prenderla seriamente in considerazione.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Serena Leone
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