8 ott 2008

INTERVENTI: NeuroVR

Ciao a tutti!! Pensavate che mi fossi dimenticato di voi…!? Invece no, rieccomi.
Qualche giorno fa leggendo ho trovato un articolo veramente interessante.
Da qualche tempo nella comunità scientifica si sta discutendo e si stanno sperimentando tecniche di realtà virtuale a fini psicoterapeutici. Scartabellando in giro mi sono imbattuto nella notizia che l’Istituto Auxologico Italiano di Milano ha messo a punto un programma scaricabile gratuitamente da internet. Il programma, open-source, è una simulazione di realtà virtuale tra Second Life e un videogioco. Nell’articolo, una delle responsabili del programma, la dott.ssa Alessandra Gorini ha dichiarato:"L’efficacia dell’utilizzo della realtà virtuale, accompagnato da psicoterapia, soprattutto per il trattamento di pazienti affetti da disturbi d’ansia e fobie specifiche, è dimostrato da numerosi studi scientifici, e negli USA è accettato fra le terapie rimborsate dalle assicurazioni".
Di fronte ad una notizia del genere, secondo voi, cosa potevo fare??
Inizio con il consigliare a chi non ha un pc abbastanza buono di pensarci un po’, il programma è pesantino (circa 300MB). Ho scaricato il programma da NeuroVR è l’ho sperimentato. Nella logica italiana…di un programma elaborato in Italia, non sono riuscito a trovare un manuale in italiano. Ho sperimentato diversi ambienti è devo ammettere di essere rimasto molto soddisfatto di ciò che mi si presentava agli occhi. Sono stato in un grande piazzale, in un ristorante e per finire in un supermercato. Piccola curiosità: i prodotti nel supermercato virtuale sono gli stessi che troviamo in quelli reali con la differenza che i primi hanno i nomi scritti specularmente. L'integrazione tra la psicoterapia e i mondi virtuali può essere un ottimo metodo per aiutare l'utente a "sperimentarsi" prima di entrare in contatto "reale" con il suo oggetto fobico. Secondo me, oltre ad agevolare la psicoterapia, aiuto il cliente a capire che anche la Psicologia è scientifica...cosa non sempre accettata e compresa.
Sicuramente gli appassionati di videogiochi troveranno la grafica deludente, ma se pensiamo che il software è gratuito e che è una prima versione non ci possiamo lamentare. L’Istituto Auxologico in collaborazione con il Virtual Reality Multimedia Park di Torino stanno già lavorando ad una nuova versione, utilizzabile anche su cellulari e palmari…staremo a vedere!
neurovr1 neurovr

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sicuramente sarà utilissimo. dalle foto da lei postate la grafica non deve essere tanto male...ma mi chiedevo, può essere utile solo per fobie e disturbi d'ansia?
p.s. trovo il suo blog molto interessante...lo consulto quasi quotidianamente!

Dott. Collevecchio ha detto...

desidero ringraziarla per i complimenti. l'utilizzo della realtà virtuale è utilissima per i disturbi da lei citati, ma i ricercatori la stanno sperimentando anche per i disturbi alimentari, per rinforzare la capacità delle persone di gestire gli impulsi nei confrotni del cibo.