Ho visto il film...bellissimo. Veramente non mi aspettavo un film così divertente, dopo aver letto delle critiche non proprio entusiasmanti. Sicuramente non è un film impegnato che tratta della fame nel mondo o della guerra; è un film delizioso da vedere con gli amici e farsi delle sane risate.
Come mai recensisco un film del genere in un blog di psicologia? Il film descrive la vita di una ragazza con il disturbo da shopping compulsivo, e tutte le vicissitudini ad esso correlate. Tutto il film è una continua risata ma ci sono un paio di momenti molto importanti per gli psicologi.
Il primo è il monologo in cui lei descrive le emozioni che prova quando fa spese, delle soddisfazioni e del fatto che facendo acquisti pensa di trovarsi "in un mondo migliore"; è veramente un momento particolare, descrive, sempre con ilarità, i sentimenti che molte persone affette da questo disturbo denunciano.
Altro momento in cui la briosa protagonista descrive il disturbo è in un dialogo in cui parla del processo compulsivo: si sente triste, gli acquisti la rendono felice, dopo aver comprato si sente di nuovo triste e il circolo ricomincia.
Che dire?Consiglio a tutti di vedere il film...sia perchè è divertentissimo sia per le pillole di psicopatologia che vi sono inserite. Consiglio il libro, l'ho letto ed è anche più divertente!
Come ogni buon film dedicato alle risate, vi è un buon finale.