C’era una volta un uomo molto ricco, tanto avaro da non sopportare di spendere neppure un centesimo della sua immensa ricchezza. Un giorno andò a trovarlo il maestro zen Mokusen…
“Se tenessi la mano a pugno, per sempre, come la definiresti?”
“Deforme”
“E se l’aprissi così, e la tenessi così, per sempre, come la definiresti?
“Lo stesso, deforme”
Il maestro andandosene:
“Finché lo terrai presente, sarai un uomo ricco e felice”.
Da quel giorno il ricco divenne generoso. Era ancora frugale, ma sapeva anche come spendere il denaro e contribuire all’elemosina.
Tutti gli opposti, bene o male, avere e non avere, beneficio e danno, sé e altri, sono dovuti a distinzioni della mente. Appena diamo spazio a questi concetti, ci allontaniamo dalla nostra mente originale e soccombiamo a questo dualismo.
Nessun commento:
Posta un commento