Volevo
condividere con voi una riflessione... L'altro giorno è capitato di leggere un
depliant pubblicitario di uno psicologo. In questo libercolo egli presentava
tutte le sue professionalità, competenze e gadget. Nel libriccino (una decina
di pagine) egli mette in evidenza tutte le sue competenze: psicologo –
psicoterapeuta – dietologo – ipnotista – sessuologo.
Egli descrive la
sua capacità di prescrivere diete che possano influenzare il sesso del
nascituro, in aggiunta egli sostiene di vendere un kit grazie al quale i
genitori possono verificare se i propri figli fanno uso di sostanze
stupefacenti.
A conclusione
del libricino egli cita una ricerca nella quale si sostiene che si possono
superare definitivamente i problemi psicologici. Egli dichiara di essere in
grado di cancellare un ricordo traumatico entro sei ore dall'evento che lo ha
generato.
Non voglio
discutere la fondatezza o meno delle dichiarazioni riportate nel testo ma mi
chiedo se un tale volumetto, nel quale si mette insieme in un'accozzaglia
disordinata diete, genetico, psicologia, vendita di gadget ecc… faccia sembrare
lo psicologo una sorta di supermercato delle pulci dove si può trovare di
tutto. Non discuto la professionalità del collega, ma penso che una pubblicità
del genere faccia passare la nostra categoria come un gruppo di venditori di
cinciscaglie , un bazar al confine tra scienza e magia.
Non stiamo
cercando di far comprendere alle persone che la Psicologia è una scienza?
Il mese di
maggio è un momento di grande sensibilizzazione alla psicologia, sono cinque
anni che il MIP (Maggio di Informazione Psicologica) cerca di avvicinare la
popolazione alla psicologia; secondo me, queste discutibili pubblicità non fanno
che farci fare un passo indietro.
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